20 ottobre 2017

Igor il Russo, il killer di Budrio

La nostra storia di oggi inizia con un morto ammazzato nel retrobottega di un bar. E' il bar Gallo alla Riccardina, una piccola frazione di Budrio tra Bologna e Ferrara, il paese che fino a pochi mesi fa sognava di abolire i reati. Per tre anni ci sono riusciti gli abitanti di Budrio sono stati un modello di sicurezza imitato da tanti: "Diamo il buon esempio, a Budrio - non usiamo le armi". Ma la storia che vi stiamo per raccontare li ha costretti su un altro esempio. A Budrio vivo o morto per chi lo trova c'è una ricompensa. Nel far west la chiamavano Taglia. Ma qui siamo quasi alla foce del Po, il grande fiume sta finendo la sua corsa verso il mare. E' qui che inzia a dividersi in mille torrenti. Quello che scorre accanto a noi si chiama Idice. Acqua al ginocchio canne e zanzare, la chiamiamo la bassa ci crescono le anguille e i pescatori di frodo. Dal primo aprile nascosto fra l'erba alta c'è anche lui, il killer di Budrio, sguscia nella palude come una murena o dovremmo dire con un coccodrillo perchè quando esce colpisce e uccide. In 9 giorni ha ucciso due volte. POI è sceso nel fango e nessuno l'ha più visto. La caccia all'uomo non è ancora finita. MA i 20mila cittadini di budrio prima di perdere la speranza di prenderlo hanno messo la taglia. Il finale insomma è tutto da scrivere ma la storia di Igor il serbo, detto il russo, ha origini lontano e misteriose...



Mangiafuoco del 11/10/2017 - Seconda parte E' la caccia all'uomo più imponente degli ultimi decenni.In campo ci sono carabinieri, paracadutisti, alle squadre cinofile, polizia e aeronautica militare. Addosso hanno pistole, mitragliatrici, esplosivi, laser, visori ad infrarossi e fucili di vario tipo da quelli a pompa a quelli d'assalto. Uno spiegamento da paura che spaventa tutti tranne lui. 300 uomini per ogni turno di servizio battono una zona ampissima. Un rettangolo di terra umidas e piatta largo 20 km e lungo 5 e lo fanno senza sosta di giorno e soprattutto di notte perchè tutti sono convinti che Igor è nascosto nell'acqua bassa della palude fra gli acquitrini e la boscaglia vi ricordate ve lo abbiamo detto ieri Igor ama vivere alla macchia uccide animali selvaggi e li cuoce su un fuoco di fortuna e se li mangia, fa dodicimila addominali al giorno ricordate? se non lo ricordate andate sul podcast di Radio Uno riascoltate la puntata di ieri. Prendetevi del tempo perchè vi consiglio anche quella di ieri l'altro sul santone dei sibillini. Farete belle scoperte anche in quel podcast. Per ora sarò io a ricordare la fissazione di Igor per i cartoni animati soprattutto i ninja. Si veste come loro, tuta mimetica e fazzoletto alla bocca, aveva una tuta mimetica anche l'8 aprile quando a Portomaggiore pochi km e pochi giorni dopo il primo delitto che lo ha reso famoso ha sparato in faccia a Valerio Verri, un volontario della guardia ecologia che per caso si è trovato sulla sua strada. Un normale controllo. Valerio e il suo compagno di battuta non fanno in tempo a capire che avevano imboccato il sentiero sbagliato.

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